L’architettura arabo-normanna

Sincretismo dell’architettura normanna

La multiculturalità, caratteristica della Palermo normanna si riflette sulla sua architettura che si ispira a tre stili diversi:

  • all’architettura romanica, sviluppatasi a partire dal X secolo nelle terre del Nord d’Europa da cui provenivano i conquistatori normanni, architettura che caratterizza pianta e aspetto generale di chiese e monasteri palermitani fondati in epoca normanna
  • all’arte bizantina, dominante nel territorio occupato, di cui fanno parte le decorazioni a mosaico e gli edifici a pianta centrale. Tuttavia queste decorazioni includono molte raffigurazioni profane di animali e piante che non si trovavano in quelle di epoca bizantina
  • all’architettura araba, di cui non rimane traccia, se non nelle fonti scritte da cui attinsero i gli architetti della Palermo Normanna

Grandi esempi di questo sincretismo sono il Palazzo dei Normanni eretto su un antico castello arabo e inaugurato nel 1130 e la Cappella Palatina fatta costruire all’interno del palazzo da Re Ruggero II. Il Palazzo dei Normanni fu sede dei reali normanni, successivamente di quelli svevi ed infine, durante la dominazione spagnola, ma saltuariamente, dei vicere spagnoli.

Guardiamo

Guardiamo in questo video (da 00:00 a 02:03 e da 03:03 a 05:28) alcune parti del Palazzo dei Normanni e della Cappella Palatina, ma prima leggiamo le definizioni di parole che faciliteranno la nostra comprensione:

Dimora = residenza, casa
Carrozze = veicoli a route per il trasporto di persone, tirati da cavalli
Recuperati = in questo caso significa “che si possono usare di nuovo”
Camminamenti = passaggi che uniscono un punto ad un altro di un edificio
Maestranze = chi ha un’abilità tecnica o artistica ed insegna ad apprendisti
Soffitto= superficie muraria opposta al pavimento
Ligneo = di legno
Cornice = è di legno o di metallo e si mette come bordatura ad un quadro o ad uno specchio

  1. Il Palazzo dei Normanni è il più antico d’Europa. V F
  2. La Fondazione Federico II non interessava la riapertura del Palazzo. V F
  3. Furono gli emiri arabi che nel XIII secolo fecero costruire il Palazzo Reale. V F
  4. Il Re Ruggero II fece costruire la Cappella Palatina perché fosse la Cappella di famiglia. V F
  5. Furono le maestranze islamiche a lavorare al soffitto ligneo a Muqarnas. V F
  6. Dal 1957 il Palazzo è sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. V F

Traduzione

Il video che vedrai adesso mostra il Palazzo dei Normanni e il particolare la sala del Re Ruggero. Sfortunatamente le didascalie sono in inglese e quindi tu dovrai tradurle in italiano:

Lo stile Liberty

ll Liberty è stato un movimento artistico che si sviluppò tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 e che interessò soprattutto l’architettura, l’arte figurativa e le arti applicate (artigianato, lavorazione del vetro, del legno, della ceramica).  Questo movimento assunse però diverse definizioni, a seconda della nazione in cui si diffuse: Art Noveau in Francia,  Secessione in Austria, Modernismo Catalano, in Spagna mentre in Italia prese inizialmente il nome di Floreale per poi assumere quello di Liberty, con cui è ancora oggi conosciuto. Ma da dove deriva il nome che gli si è dato in Italia? Dai magazzini Liberty fondati a Londra nel 1875 da A. Lasenby Liberty, magazzini specializzati nella vendita di articoli provenienti dall’estremo oriente.  Questo movimento si basò su quello inglese di “Arts and Crafts” che si opponeva alla produzione industriale di oggetti in serie e privilegiava l’originalità e la creatività del lavoro artigianale, considerando essenziale la decorazione e l’abbellimento di ogni singolo manufatto. Fonte d’ispirazione del movimento era la natura. Il Liberty fu infatti caratterizzato da motivi floreali,  tenui venature, linee curve, viticci e modanature. I centri di diffusione più importanti in Italia furono Torino, “a cui è stato dato l’appellativo di “capitale italiana del Liberty”, Palermo, Firenze, Lucca, Viareggio, Milano, Roma, e Napoli.  A Palermo il massimo esponente del Liberty fu  l’architetto Ernesto Basile le cui opere si possono ammirare in varie zone della città. Tra i suoi progetti più noti ci sono:

Liberty a Palermo

Ernesto Basile nacque a Palermo nel 1857 (anche suo padre era un architetto). Dopo la laurea in architettura insegnò Architettura Tecnica a Roma e a Palermo. Basile dedicò gran parte dei suoi studi al modernismo e all’Art Nouveau ed anche alle architetture rinascimentale, araba e normanna. Come architetto fu piuttosto ricercato. Lavorò infatti in varie città siciliane ed anche a Roma nel Palazzo della Camera dei Deputati e a Montecitorio. È ricordato soprattutto come uno dei iprimi esponenti del Liberty italiano. Basile, però, lavorò anche all’estero. In Brasile, a Rio de Janeiro, per esempio, si occupò della sistemazione della “Nuova avenida de Libertacao” a Rio de Janeiro e eseguì  il progetto di molti edifici di quella “avenida”.  All’estero andò anche per arricchirsi professionalmente. Nel 1897 infatti si recò a Vienna per osservare le opere della Secessione Viennese e l’anno seguente, in Belgio, Francia e Olanda per vedere quelle realizzate a quell’epoca in quei paesi. Essendo un sostenitore dell’Opera d’Arte Totale e dell’ uguaglianza delle arti, Basile coinvolse  nel suo lavoro i migliori artisti palermitani dell’epoca. Fra i suoi più assidui collaboratori, vi furono: gli scultori Antonio Ugo e Gaetano Geraci, ed i pittori Ettore De Maria Bergler, Giuseppe Enea, Rocco Lentini, Luigi Di Giovanni, Michele Cortegiani e Salvatore Gregorietti.

  1. L’idea di Opera d’Arte Totale (Gesamtkunstwerk in Tedesco) fu elaborata per la prima volta nel 1827 dallo scrittore e filosofo tedesco K. F. E. Trahndorff e poi ripresa, a partire dal 1849, da Richard Wagner, che lo inserì all’interno del suo saggio “Arte e rivoluzione” (Die Kunst und die Revolution). L’idea di Gesamtkunstwerk fu abbracciata anche dagli artisti figurativi della Secessione viennese, tra cui Gustav Klimt, che progettavano, scolpivano, dipingevano e decoravano all’insegna di una fusione idealizzata delle varie arti.

http://www.arteliberty.it/pa_panificiomorello.html

Ricerca

  1. E’ anche, e in qualche caso soprattutto all’interno di questi edifici, che si eprime lo stile Liberty, quindi sceglietene uno tra quelli ripresi nelle fotografie qui sopra e presentatelo nei dettagli alla classe. Nel presentarlo dovete rispondere almeno alle seguenti domande: quando è stato costruito? Per chi? E’ visitabile? Quando? In quale zona della città si trova? (Usare e mostrare la mappa della città) Quali sono al suo interno i motivi decorativi e gli arredi che ne fanno un esemplare dello stile Liberty?
  2. Scegliete uno degli artisti palermitani che collaborarono con Ernesto Basile e presentatelo alla classe.
  3. I chioschi di Palermo