Storia della cultura culinaria

La tradizione culinaria di Trieste è ricca tanto quanto la storia di questa città costiera al confine tra il mediterraneo, i balcani e l’Europa Centrale.  E’ una tradizione a cui hanno contribuito tutti, e sono tanti, i gruppi etnici che hanno vissuto in questo porto di mare: slavi, armeni, ebrei sefarditi e ashkenaziti, ungheresi e austriaci, per menzionarne solo alcuni. La cucina di Trieste è quindi molto varia e comprende sia piatti di mare che di terra. Alcuni esempi della storica  coesistenza  in questa città di etnie diverse e d’impronta o mediterranea o mittleuropea sono il liptauer, (una spuma di formaggio con paprika e cumino, dell’Europa Centrale), il baccalà al pomodoro, la jota (crauti, pancetta e  fagioli, di origine slovena), il gulash (spezzatino di manzo in salsa piccante, di origine ungherese), l’agnello al kren (al rafano, di origine slovacca), i cevapcici che sono salsicce speziate di origine balcanica. Tra i dolci, ottimi, è forte l’impronta austro-ungarica. Il kugelhupf, per esempio, è un tortino a forma di campana di origine austriaca, il prenitz, una pasta sfoglia con mandorle, noci e pinoli, è di origine ungherese, ma vi sono anche i turchi lokum che sono dolcetti gelatinosi aromatizzati con acqua di rose, e ricoperti di zucchero a velo.

In questo video possiamo vedere come si prepara (rapidissimamente) il liptauer e anche imparare l’origine del nome di questa specialità: