L’industria dolciaria

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Cerca informazioni sui dolci torinesi al seguente link:

http://www.gustiditalia.com/it/2074/approfondimenti/short-history-of-the-confectionery-in-turin-and-piedmont/

  1. Quali sono i dolci più rinomati?
  2. Quali caratteristiche hanno? E quale di questi dolci ti sembra avere una storia più interessante?
  3. Hai mai assaggiato alcuni di questi dolci?
  4. In quale epoca la produzione dolciaria di Torino raggiunge un momento di grande sviluppo?
  5. Perché i biscotti savoiardi portano questo nome?

Torino capitale della cioccolata e del caffè

Ferrero

Torino è conosciuta come la capitale italiana del cioccolato. Ma quando è iniziato questo connubio tra il capoluogo piemontese e questa deliziosa miscela di zucchero e cacao? Si racconta che nel 1560 il duca Emanuele Filiberto di Savoia offrì ai cittadini torinesi una tazza di cioccolata calda per festeggiare il trasferimento della capitale ducale da Chambéry a Torino. Il compositore Giuseppe Pietri ha persino composto un duetto intitolato “Cioccolatini cioccolatin” per la sua operetta Addio giovinezza, ambientata a Torino.  

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Trova la risposta alle seguenti domande, consultando il sito indicato qui sotto. Nelle tue risposte devi usare solo frasi complete:

https://www.ferrero.it/Una-storia-di-famiglia

  1. Quali sono le origini di Ferrero che è adesso un’azienda multinazionale?
  2. Qual è il prodotto locale su cui si basano le fortunate invenzioni dolciarie di Ferrero?
  3. Che cos’è il Giandujot, il primo prodotto della fabbrica Ferrero e quali sono i suoi ingredienti?
  4. Che cosa succede nel 1948 che blocca la produzione della Ferrero?
  5. Quando avviene l’espansione di Ferrero in Europa? E in quale paese precisamente? Come si chiama il prodotto lanciato sul mercato a quel tempo? Cosa contiene?
  6. Che cos’è il “Treno dei bimbi” e chi l’ha ideato? Qual era la passione di questa persona e come ha favorito la produzione Ferrero?
Lavazza

Nel 1995 Luigi Lavazza aprì la sua prima drogheria nel centro di Torino. Luigi era un uomo curioso e pieno di spirito d’iniziativa e così cominciò a studiare l’origine della pianta del caffè e a creare delle miscele. La miscelazione può essere considerata un’arte, le cui ricette sono spesso segrete.

La cultura del caffè.

Da Lavazza a Starbucks, da una piccola drogheria ad una grande catena:

“Bevo quaranta caffè al giorno per essere ben sveglio e pensare, pensare, pensare a come poter combattere i tiranni e gli imbecilli. Sarà senz’altro un veleno, ma un veleno lentissimo: io lo bevo già da settant’anni e, finora, non ne ho mai provato i tristi effetti sulla mia salute…” Voltaire

Conversazione

Come si differenzia l’esperienza in un antico caffè da quella a Starbucks? Che diversi stili di vita riflettono?

La mappa dei caffè storici della città.

Crea una mappa dei caffè storici della città. Punto di partenza è Baratti in piazza Castello. Ogni punto sulla mappa, indicante la presenza e la posizione di un caffè storico, deve fornire una brevissima descrizione del locale, dalla sua storia suo interno.