Il Liberty fu un movimento artistico che si sviluppò tra la fine dell’ 800 e l’inizio del 900 e che interessò soprattutto l’architettura, l’arte figurativa e le arti applicate (artigianato, lavorazione del vetro, del legno, della ceramica). Questo movimento assunse però diverse definizioni, a seconda della nazione in cui si è diffuso: Art Noveau in Francia, Secessione in Austria, Modernismo Catalano in Spagna, mentre in Italia prese inizialmente il nome di Floreale per poi assumere quello di Liberty, con cui è ancora oggi conosciuto. Ma da dove deriva il nome che gli si è stato dato in Italia? Dai magazzini Liberty, fondati a Londra nel 1875 da A. Lasenby Liberty, magazzini specializzati nella vendita di articoli provenienti dall’estremo oriente.
Questo movimento si basò su quello inglese di “Arts and Crafts” che si opponeva alla produzione industriale di oggetti in serie e privilegiava l’originalità e la creatività del lavoro artigianale, considerando essenziale la decorazione e l’abbellimento di ogni singolo manufatto. Fonte d’ispirazione del movimento era la natura. Il Liberty fu infatti caratterizzato da motivi floreali, tenui venature, linee curve, viticci e modanature. I centri di diffusione più importanti in Italia furono Torino, “a cui è stato dato l’appellativo di “capitale italiana del Liberty”, Palermo, Firenze, Lucca, Viareggio, Milano, Roma, e Napoli. A Palermo il massimo esponente del Liberty fu l’architetto Ernesto Basile le cui opere si possono ammirare in varie zone della città. Tra i suoi progetti più noti ci sono: To be completed