Il Progetto M.U.Ro
Per parlare di street art a Roma partiamo dal Quadraro, un quartiere sud-est di Roma. È uno dei primi progetti e anche uno dei più famosi, noto con il nome di M.U.Ro (un acronimo per Museo Urbano Roma), nato nel 2010 dall’idea dell’artista Diavù che ha trasformato questo quartiere romano in un vero museo a cielo aperto.
Le opere di M.U.Ro sono nate in seguito ad una condivisione con i cittadini che hanno partecipato attivamente alla scelta dei soggetti realizzati dagli artisti, talvolta anche mettendo a disposizione i propri muri di casa. Si potrebbe definire oltre ad un progetto site-specific, un progetto community-specific ed è proprio questo che ha reso la street art al Quadraro uno degli esempi più importanti per la città di Roma. Un’altra nota importante riguarda la sperimentazione messa in atto per preservare e restaurare le opere degli artisti, pratica decisamente non comune quando si parla di arte urbana.
Tra gli artisti che hanno realizzato opere al Quadraro di Roma ci sono Alice Pasquini, Zio Ziegler, Nicola Alessandrini, Diavù, Gary Baseman, Lucamaleonte, Jim Avignon, Ron English, Daniele Tozzi, F in DAC e tantissimi altri nomi italiani e internazionali.
Com’è nato M.U.Ro?
L’idea alla base di questo progetto è quella di trasformare questa zona della città in un museo a cielo aperto, in cui i cittadini hanno la possibilità di interagire quotidianamente e liberamente con l’arte. Il merito di Diavù, insieme agli altri responsabili del progetto Giorgio Silvestrelli, Sergio Santangelo e Alessandro Bentivegna, è quello di aver interagito in modo diretto con i cittadini del quartiere, accogliendo in modo aperto sia i suggerimenti che le critiche. Le opere infatti non vengono imposte, ma proposte e discusse con i rappresentanti dei comitati di quartiere: un progetto che ha il merito e la lungimiranza di nascere e crescere dal basso.
Alcune delle opere
La prima opera è fermata dal famosissimo artista americano Gary Baseman: realizzato con colori acrilici, questo muro è un omaggio agli uomini che hanno combattuto durante la Resistenza, proprio come il padre dell’artista. Intitolato “The Buckingham warrior” questo lavoro celebra le tante persone che si sono sacrificate durante la seconda guerra mondiale. Un racconto intimo e personale non solo della storia contemporanea, ma anche della famiglia dell’artista americano.
Proseguendo nella passeggiata, c’è il bellissimo murales di Lucamaleonte: le protagoniste di questo muro sono delle vespe che simboleggiano la resistenza silente del quartiere Quadraro negli anni della guerra. In tanti, pur non combattendo, hanno dato il loro sostegno ai partigiani durante la lotta contro i tedeschi e queste vespe, prive di pungiglione, sono il simbolo di una resistenza presente e coraggiosa.
Un altro artista italiano ha affrontato il tema della crisi economica che ha travolto l’Italia in questi anni: Nicola Alessandrini, aiutato da Lisa Gelli e Diavù, ha realizzato un bellissimo serpente viola pronto a divorare un topo verde; una metafora del potere che mangia tutto. Un piccolo aneddoto: nella parte centrale del corpo del serpente c’è un buco perché prima quella parte del muro ospitava un vecchio cartello.
Mentre Alessandrini lavorava al suo murales, uno degli abitanti del Quadraro ha deciso di rimuovere il cartello per permettere all’artista di lavorare più facilmente: un bellissimo gesto che Alessandrini ha voluto ricordare non ricoprendo di colore quel pezzo di muro.
In Via dei Lentuli, un lungo muro ospita una serie di opere: oltre ad “Art Pollinates Quadraro” realizzato da Diavù, abbiamo i volti di donna di Zelda Bomba, che ha raccontato l’importante ruolo delle donne durante la resistenza, attraverso l’uso del colore rosso. Poi l’artista messicano Malo Farfan ha realizzato due creature che evocano la dimensione del bene e del male appartenenti ad ognuno di noi. Le figure hanno costumi della tradizione messicana. Farfan ha aggiunto due grandi mani che vogliono non solo abbracciare il quartiere, ma anche ringraziarlo per la splendida accoglienza. Il grande sole giallo è di buon auspicio, un nuovo giorno che sorge per il Quadraro.
Domande
Rispondi alle seguenti domande
Intervista
Guarda l’intervista a Diavù (David Vecchiato), il creatore di M.U.Ro (fino al minuto 3:48)
1.Come si può definire M.U.Ro?
2. Quando è venuta questa idea a Diavù?
3. Perché ha deciso di fare questa iniziativa proprio in questo quartiere?
4. Come ha fatto a convincere il municipio a creare M.U.Ro?
5. Come si è sviluppato M.U.Rp a partire dal dicembre 2010?
6. Secondo Diavù che cosa possono fare le periferie?
7. Che cosa racconta il murale di Gary Baseman?
Il tuo itinerario
Guarda la mappa di M.U.Ro al Quadraro, crea il tuo itinerario preferito e scegli tre opere su cui fare una breve ricerca.
http://muromuseum.blogspot.com/p/map.html
In una galleria d’arte romana, Nero Gallery, è stata organizzata una mostra delle opere di Lucamaleonte, uno degli artisti più importanti di M.U.Ro, guarda il sito al link https://www.arte.it/calendario-arte/roma/mostra-lucamaleonte-wild-bunch-82749, scegli un’opera e descrivila.