Che cosa lega La grande bellezza a La dolce vita di Federico Fellini?
Un’altra fonte d’ispirazione.
Più tardi un altro film lascerà un’impronta nella fantasia di Paolo Sorrentino: La terrazza di Ettore Scola (1980). Guarda l’inizio del film di Scola e scrivi quali attori riconosci e in quali film li hai già visti ed anche quali elementi accomunano La grande Bellezza a La terrazza:
Chi sono i personaggi?
Jep Gambardella: giornalista
Romano: attore teatrale in cerca di successo
Dadina: capo redazione del giornale per cui lavora Jep
Stefania: presuntuosa radical chic
Ramona: spogliarellista
Lello Cava: proprietario di un’industria di giocattoli e marito infedele
Trumeau: la moglie di Lello
Viola: borghese ricchissima con un figlio malato di mente
Conte Colonna
Contessa Colonna
Suor Maria detta “La Santa”
Cardinale Bellucci
“Non fidanzata” di Romano
Arturo: illusionista
Alfredo: marito di Elisa la ragazza che Jep amava da giovane
Thalia Concept :artista concettuale
Orietta: ricca signora Milanese con sui Jep passa la notte
Elisa De Santis: la ragazza che Jep amava da giovane
Andrea: il figlio pazzo di Viola
ALL’INIZIO…
Metti in ordine le scene seguenti, numerandole:
__ C’è una grande festa per il compleanno di Jep Gambardella
___ Un cannone spara nella quiete di un parco con statue e monumenti
___ Una giovane guida turistica illustra i monumenti ad un gruppo di turisti giapponesi
___ Un coro femminile canta un brano in Yiddish
___ Un turista giapponese sviene
Domande per la comprensione del film
- Quali sono le prime immagini del film?
- Perché secondo te il turista giapponese sviene?
- Alle immagini monumentali e solenni del Gianicolo, seguono quelle notturane di una grande festa sotto l’egida della pubblicità Martini. Come sono i partecipanti di questa festa?
- Quanti anni compie il festeggiato? Com’è la torta?
- Che cosa ballano tutti insieme gli invitati?
- Che cosa fa Jep Gambardella nella vita?
- Che rapporto c’è tra Romano e la giovane donna di cui è inamorato?
- Perché, secondo te, un uomo come Jep si ferma a guardare il convento con le bambine vestite bianco?
- Che cosa può vedere Jep dalla sua terrazza?
- Che tipo di spettacolo all’aperto va a vedere Jep?
- Che cosa si dicono Jep e “l’artista” durante l’intervista?
- Com’è la direttrice della rivista per cui scrive Jep? Che cosa rimprovera lei a Jep?
- Come s’intitolava il libro di Jep? Che cosa vuole Romano che faccia Jep? Che problemi ha evidentemente Romano?
- Che cosa fa Lello (uomo basso, calvo e con i baffi) nella vita?
- Come commenta Jep il discorso di Stefania su Roma, il marxismo e il collettivismo?
- Com’è il figlio di Viola?
- Che cosa fa nella vita Orietta, la donna con cui Jep passa la notte? Dove abita?
- Qual è la più consistente scoperta che ha fatto Jep dopo aver compiuto 65 anni?
- A che età era arrivato a Roma Jep? E che cosa voleva diventare in quella città?
- Chi è Alfredo? E perché va a cercare Jep? Che cosa gli dice sul suo rapporto con Elisa?
- Come commenta Jep i passaggi scritti da Romano quando lui glieli legge?
- Che cosa dice Stefania sui giovani di oggi? E come si contrappone a loro?
- Che cosa dice Jep sulla vocazione civile di Stefania? E sul suo ruolo di madre? E sulla condizione di tutti i presenti
- Chi sono Egidio e Ramona che Jep va a trovare in un locale notturno?
- Chi incontra per strada dopo essere uscito dal locale di Egidio?
- Com’è lo studio del dermatologo? Qual è l’unica paziente che si distingue veramente?
- Che rapporto s’instaura tra Ramona e Jep?
- Come vengono intrattenuti gli ospiti alla festa del collezionista a cui vanno Jep e Ramona?
- Chi è Stefano? E dove porta Jep e Ramona?
- Al funerale di chi vanno Jep e Ramona? Che cosa dice Jep sul funerale in generale?
- Come va lo spettacolo di Romano? A chi piace?
- Chi è Arturo? E che cosa fa con la giraffa?
- Chi arriva mentre Jep guarda la giraffa?
- Che cos’ha deciso di fare Romano? Perché?
- Perché Jep va a trovare Alfredo (il marito di Elisa)?
- Che cosa dice Jep sulla gente che balla alla festa e sulla sua stessa vita?
- Che mostra è quella di fotografie che Jep va a vedere?
- Qual è il grande interesse del cardinal Bellucci?
- Perché l’uomo che abita sopra Jep viene arrestato?
- A Roma arriva una religiosa importante. Chi è?
- Che cosa fanno i conti Colonna di Reggio per vivere? Perché non vogliono fare finta di essere i conti Odescalchi?
- Che cosa vuole sapere Jep dal cardinal Bellucci?
- Che cosa fa la contessa Colonna prima di andare a dormire?
- Che cosa trova sul terrazzo Jep?
- Che cosa chiede la santa a Jep e cosa le risponde lui?
- Quali sono le ultime parole di Jep?
Perché pensi che Sorrentino abbia intitolato il suo film La grande bellezza?
Titolo
All’inizio del film vediamo una giovane guida turistica parlare del Gianicolo[1] ad un gruppo di turisti giapponesi. Poi uno di questi si allontana per fare delle fotografie e, sorridendo beatamente, sviene. Quale pensi che sia la causa di questo svenimento? La calura estiva? O il turista sviene perché non riesce a sostenere la vista di tanta bellezza? Hai mai sentito parlare della sindrome di Stendhal?[2]
L’antichità
Le rovine archeologiche sono una presenza importante sia in La dolce vita che in La grande bellezza. Quale pensi che sia il loro significato nei due film?
Eppure…
“Eppure” è una congiunzione avversativa che collega due elementi che si contrappongono (come “ma, tuttavia e però”). Adesso, pensando al film, completa le seguenti frasi:
1. Jep è ricco e ha avuto successo eppure______________________________________
2. I conti Colonna non sono più proprietari del palazzo eppure la contessa __________
_______________________________________________________________________
3. Jep non sembra divertirsi molto di notte eppure ________________________________
4. Dadina è nana eppure _____________________________________________________________
5. Ramona è molto malata eppure _________________________________________________
6. La giraffa e i fenicotteri del film sono finti eppure ______________________________
Vocabolario
Adesso completa le seguenti frasi, scegliendo la parola adeguata tra quelle indicate qui sotto. N.B. : Se è un verbo, devi coniugarlo:
parlantina barlume succube nana futilità
orlo della disperazione sfruttare fascino mondano/a
notevole navigato egocentrico/a
1. L’amica di Romano ha una personalità molto forte e lui ne è ________________________.
2. Molti personaggi sono volgari e privi di ______________________________________
3. Un uomo che ha avuto molte esperienze nella vita è un uomo _____________________
4. Chi ha una buona _________________________ può convincere molte persone.
5. Sei ___________________________ o ti piace passare inosservato/a?
6. Non c’era neanche un _________________________ di luce. Era buio pesto.
7. Benché Dadina fosse ____________________________, non aveva alcun senso d’inferiorità.
8. Non è molto _____________________perché la sera sta spesso a casa.
9. Non ti preoccupa la _________________________ delle cose che dici? Perché non dici mai qualcosa di significativo?
10. Mi auguro che Sorrentino non ___________________________________ i suoi collaboratori e li paghi molto bene.
11. Ha tanti problemi e sembra sull’____________________________________________
BREAK
Verbi di percezione.
I verbi di percezione come vedere, guardare, osservare, sentire e ascoltare possono precedere una frase oggettiva in cui il soggetto che compie l’azione è seguito dall’infinito.
Es. Gli amici ballare. Jep ha guardato gli amici ballare
Romano recitare La ragazza problematica ha visto Romano recitare
Adesso, cercando di ricordare i personaggi e le loro storie, componi delle frasi usando il verbo di percezione adeguato e la costruzione oggettiva. Chi ha visto, guardato, ascoltato, o sentito queste persone fare queste cose? Scrivi frasi complete!
1. La guida parlare del Gianicolo.
________________________________________________________________________
2. Il turista giapponese svenire
________________________________________________________________________
3. Tutti gli invitati ballare
________________________________________________________________________
4. La ragazza problematica parlare dei suoi progetti con un giovane attore
________________________________________________________________________
5. La soubrette televisiva uscire dal finto Colosseo
________________________________________________________________________
6. Romano lamentarsi per la sua gelosia
________________________________________________________________________
7. La suora raccogliere le arance da un albero
________________________________________________________________________
8. Il sole tramontare sul Colosseo
________________________________________________________________________
9. Thalia Concept urlare: “Io non vi amo.”
________________________________________________________________________
XII. SEMBRARE + INFINITO PRESENTE O PASSATO. Sempre pensando al film, scrivi 6 frasi con sembrare + l’infinito presente o passato come nell’esempio che segue:
- Jep non sembra divertirsi molto di notte, eppure esce tutte le sere.
- Jep non sembrava aver apprezzato la performance di Thalia Concept.
volere avere apprezzare sottovalutare intuire capire
1. Stefania sembrava non _____________________________________ i commenti di Jep.
2. Carmelina non sembra _________________________ dipingere per arricchire la sua famiglia.
3. Tutti sembravano _______________________________ che Romano era un uomo debole.
4. Il Cardinal Bellucci non sembrava ___________________________ un grande interesse per le questioni spirituali di Jep.
5. Dadina sembrava sempre _____________________________ gli stati d’animo del suo amico.
6. Viola sembrava ____________________________________ la gravità della malattia di suo figlio.
XIII. Per parlare di cinema
trama montaggio colonna sonora sceneggiatura ambientato
doppiato comparse girato interpreta il ruolo
1. Musica sacra e musica disco compongono la ___________________________________________
2. Non sapevo che Sorrentino avesse scritto anche la ____________________________________ del film.
3. Nelle scene delle feste sono state usate molte __________________________________________
4. Come si chiama l’attore che __________________________________________________del Cardinal Bellucci?
5. Durante il ____________________________________________________ molte scene vengono tagliate ed altre spostate.
6. Le scene al mare sono state ____________________________________ all’isola del Giglio.
7. La _______________ di questo film non è affatto complessa.
8. Molti registi, sia italiani che americani hanno ___________________________ i loro film a Roma.
9. Nessuno degli attori è _____________________________ perché tutti parlano bene l’italiano.
XIV. COLONNA SONORA. Che tipo di musica costituisce la colonna sonora del film? E che cosa ci dice questa musica sui mondi a cui fa d’accompagnamento o sulle aspirazioni del protagonista?
XV. PERSONAGGI. Quali sono, secondo te, i personaggi del film più riusciti?
Ramona? La spogliarellista attempata che continua ad esibirsi per pagare le spese mediche?
Romano? Scrittore di teatro fallito che decide di lasciare la capitale e di andare a vivere in provincia?
Stefania? La radical chic che Jep demolisce verbalmente?
Dadina? La redattrice nana del giornale per cui scrive Jep?
Viola? La ricca borghese con un figlio pazzo che, dopo la morte del figlio, dona tutti i suoi beni alla Chiesa e va a fare la missionaria in Africa?
Il cardinal Bellucci che si occupa più di cucina che della cura delle anime?
Lello ricco venditore all’ingrosso di giocattoli e marito infedele e dissoluto?
La Santa? La missionaria cattolica nel Terzo Mondo?
Elisa? La giovane amata da Jep che conosciamo solo attraverso la sua memoria e il diario che lei ha lasciato?
XVI. RECENSIONI. Quello che segue è stato scritto da 3 critici cinematografici italiani e da un critico inglese. Quali delle loro osservazioni condividi?
Si tratta di certo di un film importante, con un eccesso di cartoline romane di sicura presa all’estero, come appunto confermato anche da questo riconoscimento hollywoodiano. La grande bellezza non sembra un capolavoro, e tuttavia presenta qualità notevoli per chi ama il cinema, confermandosi come uno dei pochi film che ha saputo suscitare un dibattito nazionale. Fotografia superlativa, colonna sonora da urlo , tecnica registica di grande gusto. Sorrentino sa quali sono gli ingredienti che gli americani si aspettano da un flm italiano per sostenere che sia “perfetto”. E il regista li mescola, con assoluta maestria, confermando però uno stereotipo che ormai danneggia il cinema italiano contemporaneo proprio perché lo costringe in un angolo identitario di un’epoca che non è certo quella di oggi. Da qui viene anche l’errato paragone fra La grande bellezza e La dolce vita, quando in realtà il film felliniano che andrebbe usato come paragone è Otto e mezzo, altro celebre vincitore di Golden Globe nel 1964, con la sua continua, estenuata ricerca psicologica del senso della vita per l’artista.
Sorrentino vuole dimostrare una tesi banale e sentita tante di quelle volte da risultare ormai stantia: la decadenza della sinistra, la decadenza della borghesia italiana, la decadenza della città di Roma, e la decadenza della borghesia di sinistra e romana… anche se va detto che la risposta che il personaggio principale, Jep Gambardella, dà a Stefania, la scrittrice radical chic, è qualcosa di folgorante, forse la migliore battuta di tutta la sceneggiatura: in un breve monologo, Jep ristabilisce un punto di verità sulle scelte di vita fatte da Stefania e risponde così al suo lungo monologo auto-incensante.
La grande debolezza de ‘La Grande bellezza è tuttavia nella sceneggiatura di Umberto Contarello, che forse qui ha avuto l’occasione per fare il salto di qualità dopo una carriera di oneste sceneggiature per la televisione, ma l’ha mancata. Perché quel che manca a questo peraltro un bel film, è proprio la trama, il raccontare una storia, la creazione di intrecci fra personaggi certamente ben disegnati anche se un po’ troppo archetipici quando non proprio stereotipizzati. Colpisce, infine, la totale assenza di gente sotto i 40 anni, anche nei personaggi secondari. Una società romana cocaino-caino-borghese, over-50, di sinistra e pseudo artistica, legata a un partito comunista che non esiste più. Da vedere. (Sciltian Gastaldi da Il fatto quotidiano)
La grande bellezza va visto. Ci stiamo ancora interrogando sulla sua vera natura, che sfugge a una definizione precisa almeno dopo una sola visione: Diciamo subito che è visivamente magnifico, a tratti fin troppo: Sorrentino fa fare le capriole alla macchina da presa e Luca Bigazzi “firma” ogni inquadratura da presa manco fosse Storaro, e ogni tanto si sente quasi la voglia di un’immmagine trovata, non troppo studiata, alla Rossellini (…) Gli attori sono tutti magnifici, il film ha momenti di toccante lirismo (…) La grande bellezza è la visione onirica di un regista che si cala nella volgarità contemporanea cercando disperatamente un riscatto che lasci intravedere una salvezza. (Alberto Crespi da L’unità)
(…) pur ricco di citazioni-omaggio al capolavoro del maestro riminese La grande bellezza sta a La dolce vita come la Via Veneto di oggi sta alla Via Veneto del 1959 (…) Ci sono anche feste esagitate e cafone, cardinali che parlano di alta cultura, loschi maghi del lifting: ma restano grotteschi frammenti di un puzzle che non arriva a comporsi in disegno unitario. Colpa di un’Italia allo sprofondo e senza più identità; colpa anche di una sceneggiatura che sotto l’aspetto di concertare significative scene di gruppo si presenta debole. (Alessandra Levantesi Kezich da La stampa)
Paolo Sorrentino’s La Grande Bellezza is a compelling tragicomedy of Italy’s leisured classes in the tradition of Antonioni’s La Notte or Fellini’s La Dolce Vita. It is a pure sensual overload of richness and strangeness and sadness, a film sometimes on the point of swooning with dissolute languour, savouring its own ennui like a truffle. But more often it’s defiantly rocking out, keeping the party going as the night sky pales, with all the vigour of well-preserved, middle-aged rich people who can do hedonism better than the young. It is set in Rome, populated by the formerly beautiful and the currently damned, and featuring someone who doesn’t quite fall into either category. (Peter Bradshaw da The Guardian)
[1] Il Gianicolo è un colle romano che s’innalza sulla riva destra del Tevere.
[2] Le persone che sono affette da questa sindrome sono quelle che hanno una reazione psicosomatica davanti ad opere di straordinaria bellezza, queste persone possono avere tachicardie, allucinazioni, un senso di confusione. Alcune addirittura svengono. Il nome di questa sindrome è attribuito allo scrittore francese Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle (1783– 1842), che ne fu personalmente colpito durante il suo Grand Tour effettuato nel 1817, e ne diede una prima descrizione che riportò nel suo libro Roma, Napoli e Firenze: « Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere. »