Industria & artigianato

Milano è il maggior centro industriale, commerciale e finanziario italiano. Nella sua cintura si trovano le industrie siderurgiche, meccaniche, tessili e della gomma. In queste industrie lavora un’altissima percentuale della popolazione. Da non dimenticare sono anche le industrie chimiche e farmaceutiche, alimentari (Alemagna e Motta), della ceramica, della carta, delle calzature e dell’ abbigliamento.

Fino a tutti gli anni 60 l’industria Milanese è stata fiorente. Negli anni 70 invece c’è stata una grave crisi petrolifera (i paesi produttori avevano aumentato il prezzo del petrolio) e conflitti sindacali che hanno rallentato l’industria del milanese. Negli anni 80 Milano si è orientata verso il settore terziario e finanziario e particolarmente negli anni 90 molte fabbriche sono state dismesse e la produzione è stata trasferita altrove. Per questa ragione molti edifici delle zone industriali sono stati convertiti in residence, in musei, in centri culturali, ricreativi e soprattutto di ricerca.

Milano ha e ha avuto, infine, una posizione prominente a livello internazionale nell’ambito dell’architettura, del design e della moda.

Guardiamo

Questo video delinea la storia della fabbrica automobilistica Alfa Romeo e al tempo stesso fornisce una rapidissima sintesi della storia della città e delI’Italia, dal primo Novecento agli anni 80:

  1. Che cosa significa Alfa? Chi l’ha salvata, quando era piena di debiti?
  2. Che cosa produceva l’Alfa Romeo durante la guerra in tempo di guerra?
  3. Che cosa succede nel 1933, in piena epoca fascista?
  4. Che cosa aveva fatto Ford in America che l’industria automobilistica italiana vogliono imitare?
  5. Che macchina lancia l’Alfa Romeo nel 1955?
  6. L’Alfa Romeo è alla portata di operai e impiegati? Quali macchine prediligono queste categorie?
  7. Chi sono i protagonisti delle dimostrazioni nel 1968?
  8. Com’era l’Alfa Sud e dove veniva prodotta?
  9. Che tipo di crisi deve affrontare l’Alfa Romeo negli anni 70? Sono introdotte macchine straniere nel mercato italiano in quel periodo?
  10. Chi compra la Fiat alla fine degli anni 80?

Milano, la capitale del design

La collaborazione di piccole industrie del milanese e grandi architetti ha dato vita a partire dalla metà degli anni 50 al grande design italiano. Che cosa c’era alla base del design di quegli anni? Grande creatività, ingegno e soprattutto l’idea che degli oggetti (sedie, tavoli, televisioni, radio, lampade, divani, etc.) fosse importante sì la funzionalità ma anche l’originalità e la bellezza della forma. Per rimanere in ambito milanese, ricordiamo i nomi dei più grandi esponenti del design italiano, le cui creazioni sono diventate iconiche e possono essere ammirate nel Museo del Design a Milano.

Ricerca e presentazione

Ogni coppia di studenti deve scegliere uno degli architetti milanesi indicati qui sotto e presentare alla classe uno o più oggetti di sua creazione:

  • Vico Magistretti
  • Marco Zanuso
  • I Fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni
  • Giò Ponti
  • Aldo Rossi
  • Piero Fornasetti

N.B.: Dell’oggetto presentato si deve dire l’anno in cui è stato creato, la funzione, i materiali usati, i luoghi in cui si può vedere oggi, se ha ricevuto un premio, quale sia il costo attuale (non delle copie che ne sono state fatte ma dell’originale!!!) ed esprimere la propria opinione: E’ un oggetto che vi piacerebbe avere nella vostra casa? O vorreste che fosse parte di una vostra collezione? Vi sembra davvero originale per l’epoca?

Artigianato milanese: La scuola per sarti/e di Ferdinando Burgo

Vocabolario
  • Tuta intera = Indumento, composto da due parti: i pantaloni e un camiciotto uniti l’uno con l’altro
  • Ago = strumento di metallo usato per cucire, filiforme, appuntito ad un’estremità e all’altra munito di un forellino ovale (cruna), nel quale si fa passare il filo per cucire
  • Filo = elemento lungo e sottile a sezione circolare ricavato da fibre naturali o sintetiche
  • Cucire = congiungere due pezzi di stoffa con punti fatti a mano con ago e filo o con la macchina da cucire
  • Sarto= Artigiano che fa lavori di taglio e cucito per la confezione di abiti.
  • Il direttore di una casa di moda, ideatore e esecutore dei modelli.
  • Sartoria=laboratorio artigiano dove si confezionano abiti?
  • Figurino=disegno dei particolari di un modello d’abito

Conversazione

Durante la vostra conversazione dovete rispondere almeno alle seguenti domande. Sai usare l’ago e il filo? Sei capace di attaccare un bottone o di fare l’orlo ai pantaloni? Hai mai cucito qualcosa? Sei mai andato/a da un/una sarto/a per farti fare un vestito? E per farti fare delle riparazioni? Sai ricamare un fiore o qualcos’altro su una stoffa?

  1. In quali anni è emigrato a Milano Ferdinando Burgo? Da dove?
  2. Che cosa faceva a Milano per mantenersi agli inizi?
  3. Dove teneva i suoi corsi di sartoria Ferdinando Burgo?
  4. Quando è riuscito Burgo ad aprire la sua scuola di sartoria nella prestigiosa Piazza San Babila?
  5. Che percentuale del corso è dedicata alla pratica?
  6. Che cosa ha favorito la sua amicizia con lo stilista Gianni Versace?
  7. Il corso è frequentato anche da stranieri? In che percentuale?
  8. Hanno probabilità di trovare lavoro gli studenti della scuola Burgo?
  9. Il metodo Burgo è usato solo entro i confini nazionali?
  10. Burgo intende aprire scuole in altre città? Anche all’estero?