Geografia & storia

Geografia

Torino, capoluogo del Piemonte, è situata a 239 di altezza sul livello del mare, tra la pianura e i valichi alpini che conducono in Francia. Grazie a questa sua posizione geografica, allo sbocco delle strade provenienti dai trafori e dai valichi alpini, `e sempre stata un importante centro commerciale. La città ha una superficie di circa 130,2 Km² ed è attraversata da due fiumi: il Po e la Dora Riparia. Gli abitanti, considerando anche quelli dell’hinterland, sono un milione e mezzo circa. Il clima di Torino è temperato, con estati calde e inverni freddi e umidi. I periodi più piovosi sono primavera e l’autunno. I venti sono rari con l’eccezione del Phön (che dà la parola usata in italiano per indicare l’asciugacapelli), il vento caldo e secco che scende dalle montagne. La neve non è ne frequente né abbondante.

Scegli tra le parole indicate in neretto nel testo quelle adatte a completare le seguenti frasi:

  1. Dicono che il clima dell’Arizona, caldo e ___________________________________ siam molto salubre.
  2. Quando cade la _______________________ e imbianca case e alberi, la città sembra più tranquilla.
  3. Il ____________________________ non è un vento freddo.
  4. In ___________________________________ si coltiva il riso.
  5. Il clima continentale è un clima ___________________________________________________
  6. Marzo è un mese piuttosto ______________________________________________________
  7. Un _______________________________________ non è altro che un tunnel scavato in una montagna.
  8. In un paese dal ______________________ tropicale, vi sono solo due stationi: una piovosa e una secca.
  9. Il valico  è il luogo di passaggio da un versante all’altro di una montagna,  in corrispondenza del punto di minore altitudine.
  10. Dal profondo del mare i pesci salgono in _____________________________________
  11. Lo __________________ è la via d’uscita o il punto d’arrivo di una strada.
  12. Napoli è il ______________________________ della città.

Storia

Anche Torino ha origini antichissime. Nel III secolo a.C. era un grande villaggio abitato da celto-liguri o da taurini. Gli storici non concordano.

Nel 28 a.C., fu conquistata dai romani che la chiamarono Augusta Taurinorum, dal nome del primo imperatore di Roma. 

A partire dal secolo XI  fu nelle mire dei Savoia ma solo  nel XIV secolo, sotto Amedeo VIII di Savoia, diventò il centro delle province sabaude e nel  XVI secolo, capitale del Regno sabaudo e per renderla adatta a questo ruolo, s’iniziarono molti lavori di natura artistica e urbanistica. 

Quelli erano gli anni in cui l’architetto e ingenere civile e militare Carlo di Castellamonte,  seguendo il modello di Parigi, progettò l’odierna splendida Piazza S. Carlo

Nel XVIII secolo Torino fu  assediata dai francesi ma le truppe austro-piemontesi riuscirono a sconfiggerle. In questo secolo Torino diventò la capitale del regno di Sardegna e fu abbellita dalle opere architettoniche del siciliano Filippo Juvarra. Tra queste si trovano la Basilica di Superga e il Palazzo Madama). 

Nel XIX secolo Napoleone conquistò la città e apportò molti cambiamenti dal punto di vista urbanistico. Le grandi imprese dell’amministrazione imperiale francese furono l’abbattimento delle mura simbolo dell’ancien Regime, la costruzione di un grande ponte (150 metri)  di pietra a cinque arcate sul fiume Po, per collegare piazza Vittorio alla collina e la creazione di parchi e grandi viali alberati.

Torino diventò sotto Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II una protagonista del Risorgimento. Nel 1861 venne eletta la capitale del nuovo Regno d’Italia, poi trasferita a Firenze e successivamente a Roma.

A partire dalla fine dell’Ottocento Torino vide una grande espansione economica e diventò una delle grandi capitali industriali del mondo.

  1. Con il nome Augusta Taurinorum i romani vollero onorare l’imperatore. V F
  2. Per i Savoia Torino non era particolarmente importante. V F
  3. Solo nel XVI secolo Torino fu la capitale di un regno. V F
  4. All’architetto Carlo di Castellamonte non piaceva Parigi. V F
  5. Il siciliano Filippo Juvarra lavorò anche nel Nord d’Italia. V F
  6. Napoleone lasciò Torino come l’aveva trovata. V F
  7. Fu solo nel XX secolo che Torino ebbe una grande espansione economica. V F